Ho iniziato a correre per smaltire la mia rabbia. Una rabbia cieca che mi stava divorando dentro oltre a consumare i miei abbondanti centimetri di carne. Quando sei arrabbiata e ce l'hai con il mondo intero ma sopratutto con te stessa non ti concedi più nulla, nemmeno l'ossigeno per respirare.
Forse la rabbia è uno dei peggiori sentimenti che abbia conosciuto nella mia vita, è stato difficile trovare le armi per combatterla a volte ancora oggi fa capolino. Ho iniziato a correre tre anni fa. Correvo e mi sembrava di allontanarmi dalla mia vita. Correvo ed avevo la sensazione di liberarmi dalle catene riconquistando la libertà che anni addietro avevo volontariamente ceduto in cambio di una ferma convinzione.
In questi tre anni la corsa mi ha insegnato il significato dell'impegno e della costanza. In questi tre anni la corsa mi ha spinto a pormi degli obiettivi ambiziosi e a lavorare duro ogni giorno per raggiungerli, contando solo sulle mie gambe e sui miei piedi.
In questi tre anni la corsa mi ha insegnato a superare i miei limiti, in primis quelli mentali e poi di conseguenza quelli fisici. In questi anni ho percorso 1200 chilometri, passo dopo passo, lasciandomi alle spalle sempre la solita strada per poi ripercorrerla nuovamente.
La corsa mi ha donato vigore e mi ha insegnato a sprigionare le endorfine quelle che sbloccano le sinapsi, mi ha fatto ritrovare il senso di libertà e leggerezza. La corsa mi ha insegnato che tutto è possibile se si lavora duramente e con cieca fiducia nelle proprie forze.
La corsa è la connessione con una vita possibile e la possibilità di sentirsi altrove per venti minuti, fuori dal mondo, tu il tuo corpo, il tuo sudore e le tue gambe, questo è la corsa per me ed ho fermato tutto questo su un layout per averne un giorno memoria. Il resto delle foto lo trovate sul blog di Creative Studio
antonella
★ ★ ★
Complimenti Antonella, bel traguardo! Sei riuscita a trasformare la rabbia in qualcosa di "utile", brava!!!!
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