Riprendere dopo una pausa, devo ammetterlo, è una cosa complicatissima, almeno per me. In questi giorni ho costantemente ricordato alla mia coinquilina pigra che chi si ferma è perduto e che li fuori è pieno di gente che organizza, pianifica, si prefigge degli obiettivi, pondera strategie d'azione, tesse tele invisibili e chi più ne ha più ne metta. Ecco io non sono niente di tutto questo.
E francamente non so se dire per mia fortuna o disgraziatamente. Credetemi ho provato ad applicarmi e darmi una sorta di pianificazione, ma la mia natura impulsiva prende costantemente il sopravvento. Anche qui sul blog, non pianifico mai. Scrivo sull'onda delle emozioni: sono un soggetto ad alto tasso emotivo e poi in tutta onestà non credo in questi "manuali del successo". Per intenderci quelli che ci spiegano e ci illustrano come diventare un business, curando i vari profili socials, dettandoci persino le palette colori da utilizzare nelle nostre foto. Per carità tutto vero, non stò qui ad obiettare il contrario, ma mi piace pensare che dietro ogni espressione creativa ci sia il mondo interiore di una persona, e che questo mondo sia unico e che non esistano regole o strategie comunicative, ma pura e semplice empatia con cui entrare in contatto.
Ecco la verità è che sono una grande sognatrice e spesso vedo del buono anche dove il buono non c'è. Sogno un mondo diverso, molto diverso da quello in cui vivo. Mi affanno nel mio piccolo per mantenermi fedele alla visione di questo mio mondo ideale, ma ogni tanto mi capita di incorrere nella frustrazione, quella che nasce dal senso di impotenza di cambiare le cose. Eh si ogni tanto ne sono vittima anche io, ma la cosa positiva e che poi questa frustrazione mi spinge ad usare le mani: io funziono così. La mia cura è la creatività ed è più utile di ore di sedute terapeutiche, credetemi sulla parola.
Ma perchè vi racconto tutto questo? Perchè voglio farvi entrare nel mio mondo, voglio si mostrarvi la mia forza ma anche le mie infinite fragilità, che cerco di accettare e con le quali stò imparando a convivere. Lavoro estremamente duro questo ed emotivamente molto impegnativo per me. Non sono un involucro patinato di gioia e felicità, no assolutamente no. La mia vita privata al momento è un completo disastro ed in totale ridefinizione e se c'è una cosa che proprio non riesco a fare è questo lavoro di definizione. L'incasellamento rigido non mi è mai piaciuto, ho una natura essenzialmente libera ma, e questo ci tengo a precisarlo, onesta e nonostante tutto rimango fedele a me stessa, ed ogni tanto quando sono nella fase down della parabola umorale, mi dico ma chi me lo fa fare. Qual'è la risposta che mi do in questi casi? La speranza, si la speranza di essere un esempio per chi mi sta a fianco e la voglia di raggiungere il cuore e la profondità delle persone. Perchè penso che questa vita non abbia senso se vissuta in maniera superficiale, io voglio di più.... ho bisogno di avere di più....
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Cara Antonella, io naturalmente non saprei giudicare, perché sono un maschio ma mi piacciono i tuoi post ugualmente. Ciao 3e buon pomeriggio cara mica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
RispondiEliminaTomaso
mi hai fatto sorridere un sacco tomaso, in effetti sei un maschio con tutto quello che questa tua natura implica. Un abbraccio grande anche anche a te e complimenti per le tue nozze di diamante ❤️
EliminaLa profondità è essenziale in questo modo in cui tutto sembra essere affrontato in modo superficiale. Certo che è più complicato...galleggiare è sempre la cosa più semplice.. Io credo che tu vada benone così! Complimenti e buona domenica!
RispondiEliminagrazie cecilia, ed hai perfettamente ragione quando sostieni che galleggiare è sempre la cosa più semplice. Un abbraccio e buon inizio settimana ❤️
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